- 26 Ottobre 2025
- Posted by: Francesco Piccone
- Categoria: Attività Diocesana, Attività sociale, Senza categoria, Servizi alle ASD
“Chiamati a camminare insieme, pellegrini di speranza” è il titolo del 52°Congresso della FOCL, Federazione Operaia Cattolica Ligure, che si è svolto sabato 25 ottobre nel salone dell’Azione Cattolica in Vico Falamonica a Genova.
La Federazione, nata nel 1881 per aiutare in modo concreto in un’epoca storica complicata le Società Operaie di Mutuo Soccorso, anche 144 anni dopo persegue l’obbiettivo di promuovere capillare attività di inclusione, solidarietà e formazione.
Attualmente alla FOCL sono affiliate 52 società, 42 delle quali iscritte al RUNTS (Registro Unico Nazionale Terzo Settore), con 6.528 soci: fino a poco tempo fa erano oltre 10.000, il drastico calo degli anni della pandemia, 2021 e 2022, sembra essersi arrestato.
La loro età media è piuttosto alta ma cala sensibilmente nelle società dell’entroterra e in quelle del ponente genovese.
I votanti al congresso sono stati 104 ed il consenso più alto, 82 schede con il suo nome, è andato al presidente uscente, e quasi certamente confermato per il prossimo mandato, Giovanni Gaetano Brizzi.
“E’ stato un bellissimo congresso molto partecipato nel quale sono venute fuori istanze interessanti in un clima propositivo e costruttivo, senza lacerazioni- ha detto Giovanni Gaetano Brizzi- La sfida più delicata per il futuro sarà quella della riforma fiscale che potrebbe portare qualche problema. Un obiettivo che ci siamo prefissati è quello di stare sempre più vicini ai nostri soci, anche con aiuti concreti, magari con iniziative di solidarietà specifiche o in gruppi di acquisto.”
La giornata di sabato 25 ottobre è iniziata con la celebrazione della Santa Messa ed è proseguita con il saluto dei rappresentanti istituzionali: l’Assessore al Welfare del Comune di Genova Cristina Lodi, il consigliere regionale Matteo Campora.
C’erano anche molte associazioni intervenute al dibattito con i loro referenti.
“Essere presenza sia nella chiesa che nella società civile è uno dei punti che ci accomunano e che ci hanno consentito di lavorare in modo proficuo negli anni, pur con la diversità di stile– ha detto Enrico Carmagnani Presidente CSI Genova-Oggi le sfide sono davvero tante, penso alla digitalizzazione che da un lato può semplificare le procedure ma dall’altro rischia di essere un ostacolo. Anche in questo ambito il Centro Sportivo vuole mettersi a disposizione, ad esempio con il nostro sportello informativo itinerante. Durante il congresso – ha continuato Enrico Carmagnani-è stato riconosciuto da molti partecipanti il ruolo fattivo del nostro Ente che ha agevolato il tanto discusso passaggio al Terzo Settore, una collaborazione che va ben oltre la semplice affiliazione per scopi assicurativi”.
La prima società operaia cattolica nacque a Genova il 23 luglio 1854 con il nome di N.S. Del Soccorso e San Giovanni Battista ed è ancora attiva.
Da molti anni, come ha ricordato Carlo Berrino, partecipa alle attività sportive del CSI riconoscendovi grande valore educativo e sociale.
“Cercheremo di coinvolgere sempre più i nostri soci sul territorio- ha detto don Alessandro Campanella Assistente Ecclesiastico FOCL-con l’obbiettivo di portare istanze, offrire nuove idee, ascoltare le esigenze. Le Società Operaie Cattoliche sono quei “presidi” sul territorio che possono diventare veicolo di iniziative culturali, formative, di aggregazione non solo per gli anziani ma anche per i giovani. “
