Anche il CSI al Cristo degli Abissi

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Si è svolta sabato 23 luglio nella baia di S. Fruttuoso Capodimonte, davanti all’Abbazia benedettina, la cerimonia del 68°  tributo di fede al Cristo degli Abissi, la statua posta in mare a 17 metri di profondità.

Quest’anno oltre alla suggestiva processione con le fiaccole, dalla chiesa alla spiaggia, con tutte le luci del borgo spente, oltre alla deposizione di corone  da parte dei  sommozzatori civili ,dei corpi militari dello Stato e dei Vigili del Fuoco, c’è stata anche l’omaggio del “ Dragun”: imbarcazione a remi ed a vela, simbolo di Camogli, con le tipiche caratteristiche della galea e dello sciabecco.

La cerimonia si è conclusa con la Santa Messa celebrata sulla spiaggia dal parroco don Mario Pastorino e dal Vescovo ausiliare di Genova Mons. Nicolò Anselmi che ha ricordato tutti i caduti in mare, per la guerra e per lavoro, ed ha avuto anche un pensiero per Adriano Bianchi, il compianto  storico dirigente del Centro Sportivo Italiano ,  quasi sempre presente a questo evento.

Il CSI è stato determinante per la realizzazione e la posa in mare della statua, il 29 agosto 1954, con l’allora presidente Giacomino Costa insieme a Duilio Marcante, “ padre” con l’ammiraglio MOVM Luigi Ferraro della moderna didattica subacquea e fondatore del Centro subacqueo mediterraneo di Nervi.

Quell’eredità, ormai da alcuni anni, è portata avanti da Sauro Genocchio che nonostante le sue precarie condizioni di salute non  ha fatto mancare la sua presenza e commovente testimonianza.

La statua del Cristo degli Abissi, altra due metri e mezzo, posizionata a circa 350 metri dalla riva, è stata  realizzata da Guido Galletti: furono utilizzati 260 kg di bronzo provenienti da fusione di campane, medaglie ed elementi navali fra cui le eliche di sottomarini americani.

E’ stata restaurata nel 2004 dopo che un’ancora le staccò una mano.

L’ing. Piero Costa, figlio di Giacomo, consegnò al CSI la preziosa storica documentazione con il carteggio che portò alla realizzazione dell’opera.

Grazie alle sorelle  Gabriella e Maria riuscì a rintracciare una piccola copia della statua, sempre realizzata da Guido Galletti, che si trovava dal 1964 presso la caserma dei VV.FF in Vaticano.

Era stata donata nel 1964 dal CSI nazionale a Papa  Paolo VI.


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