Assisi 2020: edizione digitale

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Da oltre vent’anni in questo periodo ad Assisi si svolgeva il tradizionale meeting dei dirigenti del Centro Sportivo Italiano: una splendida occasione per vedersi, fare il punto sull’attività svolta, presentare progetti futuri.

Nel 2020, a causa dell’emergenza Covid, l’appuntamento è stato virtuale, attraverso dirette streaming aperte a tutti con molti ospiti presenti ed approfondimenti tematici.

Papa Francesco ha ispirato il titolo della convention “Generare Futuro”: è uno stimolo per il rinnovamento ad ogni livello associativo.

Anche questa edizione digitale è stata caratterizzata da una precisa connotazione spirituale con momenti di preghiera e riflessione che sono culminati in un pellegrinaggio virtuale guidato dall’assistente nazionale del CSI don Alessio Albertini.

“Eravamo abituati a fare tante cose belle con lo sport, rincorrendo un pallone, considerandolo scontato. Ora bisogna guardare oltre, non si può solo recriminare e lamentarsi dei vincoli, vivere di nostalgia. Occorre la resilienza- dice don Alessio- ovvero la capacità di adattarsi a situazioni difficili. La speranza non è di chi aspetta a braccia conserte che le cose cambino ma è la certezza che dobbiamo noi, ora, prepararci per domani. Il colore della speranza è il bianco: su un foglio bianco dobbiamo pensare, programmare e disegnare il nostro futuro”.

Molti dirigenti genovesi e liguri del CSI hanno seguito online il meeting di Assisi: una testimonianza del desiderio di partecipare, all’interno di una comunità che, dal 1944, condivide gli stessi valori.

Durante i due giorni del convegno virtuale si è sviluppato un proficuo dialogo con esponenti del mondo politico, ecclesiastico e sociale con la grande preoccupazione per questo tempo “sospeso”.

Un affanno determinato dalla grave situazione sanitaria, dai conseguenti riflessi economici e dal rinnovamento del mondo sportivo alla luce della recente cosiddetta riforma approvata, in cui non si capisce ancora bene il perimetro entro il quale il CSI potrà operare.

Il titolo del meeting 2020 di Assisi “Generare il futuro. Il dovere di costruire una nuova realtà” sembra davvero profetico.

“I nostri tesserati prima dell’emergenza Covid erano circa 1.300.000, il 65% dei quali under 16. Soprattutto a loro dobbiamo dare risposte e speranze- dice Vittorio Bosio Presidente Nazionale CSI-. Contrariamente alla prima fase di lockdown si avverte purtroppo nell’aria meno ottimismo e più sconforto, a volte addirittura rassegnazione. I dirigenti sul territorio devono essere invece motivati con tutto pronto, borse, fischietti, e quant’altro, per quando potremo finalmente ricominciare”.

Il presidente Vittorio Bosio sabato 5 dicembre ha dialogato online con il direttore di “Avvenire” Marco Tarquinio che, fra l’altro, è originario di Assisi ed ha partecipato diverse volte al meeting.

“Il CSI deve avere la capacità di fare quello che ha sempre fatto. Favorire l’incontro dei ragazzi, in luoghi e modalità, dove altrimenti non si incontrerebbero mai. Senza differenze, dando a tutti la regola comune che è la gioia di stare insieme. Il CSI fa davvero sport di base, sport sociale sul territorio, un bene da preservare. Purtroppo- dice Marco Tarquinio– i giovani sono stati i primi ad essere sacrificati sull’altare dell’emergenza con la chiusura delle scuole e degli impianti sportivi nonostante fossero luoghi molto più sicuri rispetto ad altri.  Il CSI deve essere in grado di disincagliare decine di migliaia di ragazzi, che restano a bordo campo, che si mettono da parte, senza partecipare al grande gioco della vita”.

L’edizione 2020 del  meeting di Assisi del CSI, ottimamente organizzata dal punto di vista tecnico, ha avuto circa 1000 partecipanti collegati online: nei commenti tutti hanno sottolineato l’emozione di un’iniziativa davvero particolare e pienamente riuscita coni la speranza che l’anno prossimo ci si possa di nuovo abbracciare nella città di San Francesco.

 


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