CSI nel Forum del Terzo Settore

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“Il 30 novembre è davvero una giornata importante: il CSI entra per la prima volta nel consiglio del Terzo Settore Liguria e lo fa per rappresentare la nostra realtà sportiva e sociale, e per determinare, insieme agli altri enti, in collaborazione con le istituzioni, in primis la Regione, le politiche e le strategie per il prossimo futuro”.

E’ molto soddisfatto Luca Verardo, presidente regionale del Centro Sportivo Italiano, che ha partecipato, insieme al presidente del comitato di Genova Enrico Carmagnani, al convegno che ha ricordato i 20 anni del variegato mondo di enti privati che operano nel tessuto sociale promuovendo e realizzando attività di interesse generale mediante azioni volontarie e gratuite, o di produzione e scambio di beni e servizi.

Molto emozionante il video che, in apertura del convegno, ha tratteggiato in sintesi questa storia straordinaria.

Era il marzo del 2001 quando 13 rappresentanti di organizzazioni di secondo livello, centrali cooperative ,della promozione sociale e del volontariato, sottoscrivono il patto associativo che sancisce la nasce del Forum ligure del Terzo Settore: la firma avviene nello studio di don Antonio Balletto che ne diventa il primo portavoce.

E don Balletto ha il merito di aver favorito fin da subito, nonostante le differenze, una dialettica costruttiva fra l’anima laica e quella di matrice confessionale,  fra volontariato e lavoro.

La Liguria con la lungimirante legge regionale 42/2012 è stata precursore, a livello nazionale, anticipando di 5 anni il codice del Terzo Settore.

E sempre la Liguria avviando negli ultimi anni oltre 10 patti di sussidiarietà si distingue, prima in Italia, per aver sviluppato questi laboratori di amministrazione condivisa con il coinvolgimento di 700 associazioni, ed  interessato 200.000 beneficiari per 22 milioni di euro.

Nel video tutti gli ex portavoce degli ultimi 20 anni hanno indicato alcune priorità sulle quali il Forum dovrebbe investire nei prossimi 10 anni.

Secondo Valerio Balzini “ bisogna essere protagonisti delle politiche di welfare come reti e come territori, bisogna essere dentro la lettura dei bisogni, dare risposte coerenti con gli interessi generali, non perseguire solo gli interessi di parte”

Dal 2018 il portavoce del Forum Ligure del Terzo Settore è Andrea Rivano.

“ Quando siamo partiti non era scontato che potessimo raggiungere questi obbiettivi ,siamo diventati sempre più attivi e capaci di rappresentare e sostenere il mondo no-profit e di essere riconosciuti come interlocutori autorevoli dalle istituzioni. Siamo oggi il punto di riferimento- dice Andrea Rivano- per costruire modalità di partecipazione dell’intera società civile, per costruire un welfare generativo e per la valorizzazione del principio di sussidiarietà al servizio della comunità”.

Al convegno, che si è svolto presso la sede della Fondazione CARIGE, sono intervenuti, Paolo Pezzana(in video conferenza), esperto di Politiche di Terzo Settore, Angela Celeste Taramasso, Commissione Sostenibilità e Pari Opportunità dell’Università di Genova, Ilaria Cavo Assessore Terzo Settore Regione Liguria.

“ I prossimi patti di sussidiarietà sono dedicati ai giovani in modo articolato  con una triplice azione: la prima rivolta alla fascia d’età adolescenti – 35 anni per la prevenzione del disagio, la seconda per il  contrasto della povertà educativa e la terza per uno sport inclusivo, dando un sostegno a tutto quel mondo che, attraverso lo sport, si  prende cura dei disabili e delle persone fragili. Noi come Regione- dice Ilaria Cavo- crediamo fortemente  nella co-progettazione, dove tutti siamo ad un tavolo comune anche eventualmente per creare  dei modelli”.

Attualmente aderiscono al Forum ligure del Terzo Settore una trentina di organizzazioni di secondo livello  che operano in diversi ambiti per un totale di circa 200 organizzazioni territoriali.

 


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