“Giochi di una volta” a Sampierdarena

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Pampano, biglie, grette e molto altro ancora: sono i “ Giochi di una volta” che hanno visto protagonisti sotto i portici di via Cantore sabato  dalle 15.00 alle 19.00 tantissimi bambini ma anche genitori e nonni che con un po’ di emozione e nostalgia ricordavano la loro giovinezza  e come “si divertivano con poco”.

Capofila dell’iniziativa, organizzata nell’ambito del Patto di Sussidiarietà con Regione Liguria “ Giovani GenerAzioni 2022”, la Pro  Loco Sampierdarena- S. Teodoro.

Hanno aderito  molti gruppi ed associazioni territoriali fra i quali Sport &GO ed il Centro Sportivo Italiano.

“ E’ davvero una bella giornata per Sampierdarena- dice Luca Verardo Presidente CSI Liguria  il quartiere più popoloso della città, con molti stranieri, dove l’integrazione passa concretamente anche attraverso lo sport. Noi come società “ Sport & GO” proponiamo da anni  insieme ad altri partner, alla scuola, iniziative gratuite per coinvolgere il maggior numero di ragazzi con ottimi risultati”.

Bambini e ragazzi hanno giocato a ping- pong, subbuteo, tiro alla fune,  salto con la corda, con un maxi- shanghai.

“ Fino a non molto tempo fa i bambini facevano giochi  emozionanti che stimolavano la loro creatività e la socialità- dice Enrico Mendace Presidente Pro Loco Sampierdarena S .Teodoro– Trasmettere queste emozioni ai giovani di oggi significa creare un ponte inter generazionale anche dal punto culturale ed educativo”.

Anche la merenda era all’insegna della nostalgia: pane, burro e zucchero.

“Questa giornata- sottolinea Paola Fedele Coordinatrice del Progetto– aveva l’obbiettivo di facilitare un approccio più consapevole dell’attività ludico intesa come aggregante e capace di abbattere le barriere sociali, economiche e culturali favorendo così la conoscenza ed il dialogo”.

A questo tipo di iniziative se invitato partecipa sempre con grande piacere Enrico Nicolini, ex calciatore della Sampdoria, allenatore ed opinionista televisivo.

“Per me il gioco di strada era il pallone, tutti i giorni, su spazi e campi di fortuna, esagonali con gradini e dislivelli, ora lo si fa nelle “ Scuole Calcio” su terreni sintetici perfetti, tirati a lucido, con due allenamenti di un’ora e mezza alla settimana. Non tenete i  bambini in casa, io sono nonno- dice Enrico Nicolini– e quando vedo mio nipote impegnato per ore  con smartphone o tablet sul divano sono infastidito. Fateli giocare all’aria aperta che è anche una cosa sana“.

 


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