I benefici degli sport di squadra

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Gli sport di squadra sono una vera e propria palestra di vita per i bambini.
Consentono infatti di stringere nuove amicizie, stimolano l’altruismo ed una sana competizione sempre che ci siano, come punto di riferimento, adulti-educatori professionalmente formati per questo.
Secondo una ricerca della Washington University di St.Louis queste attività migliorano l’umore e prevengono la depressione.
Un’altra interessante ricerca, coordinata recentemente da Ross Neville dell’University College di Dublino, analizza soprattutto gli effetti sui bimbi più piccoli, su quelli che fin dai primi anni di vita manifestano segnali di disturbo comportamentali.
Fare in modo che questi bambini si dedichino, in età precoce, a sport di gruppo può attenuare questo tipo di problematiche.
La ricerca ha preso in considerazione circa 11.000 bambini, 1650 dei quali con uno sviluppo fisico e comunicativo un po’ più rallentato rispetto alla norma.
Gli effetti positivi si riscontrano soprattutto nei maschi rispetto alle femmine: le bimbe, vero sesso forte anche in età precoce, sviluppano infatti un comportamento maggiormente caratterizzato dall’autocontrollo, fin dalla tenera età.
Facendo parte di una squadra i bambini entrano in contatto con coetanei provenienti da diversi contesti familiari e sociali diversi: si preparano così a misurarsi in modo costruttivo con “l’altro”.
Con uno sport di gruppo si condividono spontaneità, emozioni, piccole frustrazioni e piccoli fallimenti, le regole del gioco e quelle della convivenza.


Lo sport di squadra stimola l’autodeterminazione, la solidarietà: se qualcuno rimane indietro deve essere aiutato.
Una figura fondamentale è sempre quella dell’istruttore-educatore: non è un vero e proprio insegnante e neppure un genitore.
Deve trasmettere sempre autorevolezza senza autoritarismo, con la capacità soprattutto di vedere ed ascoltare le richieste di ogni singolo bambino.
Lo sport deve avere sempre, figuriamoci per i bambini in età precoce, una imprescindibile dimensione ludica.
I bambini vogliono soprattutto giocare: gli adulti devono organizzare questa attività, senza esagerare con le regole, per farli volare “sulle ali della fantasia”, lasciandogli spazio e tempo, partendo dalle loro esigenze.


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