Valentina Vezzali Sottosegretario allo Sport

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Valentina Vezzali è il nuovo sottosegretario della presidenza del consiglio con delega allo Sport.

Il lavoro che attende l’ex schermitrice marchigiana sarà particolarmente complesso: dai ristori ai collaboratori ed alle società, ad un piano di riapertura che avvenga il prima possibile in sicurezza, ad una progettazione seria per utilizzare in modo ottimale i fondi del Recovery Plan per un vero rilancio del settore.

Non si tratta del primo caso di pluricampione olimpico che assume questa delega governativa: nel 2013 lo stesso incarico toccò ad Josefa Idem che mantenne la carica per poco tempo senza lasciare però tracce significative.

“Per me è una sfida importante che affronterò con umiltà e determinazione- ha detto all’agenzia ANSA Valentina Vezzali-. Mi metterò a disposizione della comunità sportiva italiana in un momento così difficile e complicato. Il mio pensiero va innanzitutto allo sport di base, all’universo dei lavoratori, volontari, appassionati  ragazze e ragazzi che stanno soffrendo più di altri a causa della pandemia”.

Un settore, quello sportivo letteralmente allo stremo, messo in ginocchio dal Covid ormai da più di un anno.

Particolarmente pesante la situazione delle palestre.

Più del 50% delle strutture genovesi, ad esempio, rischia il fallimento e di chiudere se non riceverà aiuti concreti.

Sono decine di migliaia i posti di lavoro  in tutt’Italia e centinaia in Liguria.

L’ennesimo grido d’allarme è stato lanciato, nei giorni scorsi, in un incontro in Regione fra i rappresentanti del settore e il presidente Giovanni Toto e l’assessore allo sport Simona Ferro.

Per le palestre più grandi i mancati incassi ammontano ormai a centinaia di migliaia di euro.

I ristori, non sono neppure arrivati a tutti per problemi burocratici, rappresentano solo una goccia nel mare della necessità.

L’obbiettivo dei gestori delle palestre è anche quello di riuscire, con loro rappresentanti, ad “entrare” nella task force che, a livello nazionale, fornisce al governo gli elementi conoscitivi per decidere aperture e chiusure.

Sono convinti infatti di avere tutte le carte in regola per spiegare come si riesca a coniugare attività fisica e sicurezza, anche alla luce dei molti investimenti fatti, e finora inutili per garantire presidi sanitari e distanziamento fra le persone.

A proposito di sicurezza un pò di ottimismo, ne abbiamo bisogno tutti, scaturisce dall’attenta lettura del DPCM del 2 marzo 2021.

L’articolo 17 prevede infatti che nelle zone gialle o arancioni ” è consentito svolgere attività sportiva o motoria all’aperto anche presso aree attrezzate o parchi pubblici purchè nel rispetto del distanziamento interpersonale di almeno due metri…”

E’ una modalità nuova di fare fitness una sfida per “limitare i danni” in attesa che si torni alla normalità.

Considerando che andiamo verso la bella stagione con temperature gradevoli è una possibilità concreta per riprendere a fare attività fisica con un pò di socializzazione sempre più benefica non solo per il corpo ma anche in tempo di Covid per la mente.

 


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