Le Acli festeggiano 80 anni a Genova

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Con una semplice cerimonia nel cortile di Vico Falamonica 1 venerdì 4 luglio le Acli genovesi hanno festeggiato i loro primi 80 anni: presenti l’Arcivescovo Mons. Marco Tasca, il presidente nazionale Emiliano Manfredonia, rappresentanti istituzionali.

L’ associazione, costituita il 25 giugno 1945, è stata la fucina di una nuova classe dirigente che avrebbe vissuto da protagonista non solo le vicende della città ma anche a livello nazionale.

Tutto iniziò subito dopo la seconda guerra mondiale quando la Chiesa cercava di avvicinarsi in modo più capillare nel mondo del lavoro, monopolizzato da PCI e da un sindacato unitario, la CGIL, a netta maggioranza comunista.

Per la ricorrenza è stata posta una targa commemorativa all’ingresso della sede che da allora ininterrottamente ospita gli uffici provinciali delle Acli.

Da decenni le Acli sono completamente slegate dai partiti politici ma mantengono il loro tradizionale e capillare radicamento sociale grazie all’erogazione ed allo sviluppo di svariati servizi :Circoli, Patronato, CAF, Unione Sportiva Acli, Federazione Acli Pensionati ed Acli Terra.

 

“Nella mente del fondatore Alfredo Grandi le Acli dovevano assolvere un duplice compito: formativo da una parte e pre- sindacale o para- sindacale dall’altra, nell’ottica di una intermediazione fra la Chiesa, le sue organizzazioni ed il mondo del lavoro. Oggi- sottolinea Davide Lottero Presidente Acli Genova– siamo in prima linea per andare incontro ai bisogni della gente e nell’impegno, anche a livello locale, per la partecipazione alla vita sociale e politica della comunità, e per la realizzazione di una società coesa, inclusiva e più giusta”.

A livello nazionale CSI ed US. Acli collaborano da tempo in modo proficuo ed hanno qualche mese fa siglato un importante accordo, coinvolta anche PGS, per incentivare la pratica sportiva, attraverso un approccio innovativo ed educativo, per promuovere inclusione ed equità di genere.

Da ottobre 2024 a giugno 2025 sono state coinvolte una sessantina di ASD in 23 città e 16 regioni, con 900 fra ragazze e ragazzi dai 10 ai 14 anni.

Il progetto “Sport in Rete” non ha coinvolto la Liguria ma in futuro potrebbe esserci proficue collaborazioni e sinergie.

“Bisogna evitare personalismi, a cominciare da noi, di mettere “cappellini” sulle nostre iniziative, facendo vedere il nostro stendardo. Importantedice Emiliano Manfredonia Presidente nazionale ACLI– è stare insieme, cercare di costruire e fare rete- Tutti insieme , associazioni, enti pubblici, Chiesa, per fornire servizi alla comunità”.


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