Nuotatori… coraggiosi

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E’ stato davvero un  bellissimo pomeriggio di sport quello andato in scena domenica pomeriggio alla piscina Crocera Stadium  di Sampierdarena per il 6° Trofeo in vasca corta Fisdir- Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali.

Dopo la fase di riscaldamento le competizioni sono iniziate alle 15.30: a causa di alcune assenze rispetto alla vigilia alcuni stili sono stati accorpati in un’unica gara, con classifiche logicamente differenti

Il Centro Sportivo Italiano, da sempre attento ai temi dell’inclusione e della lotta ad ogni discriminazione, ha messo in palio la Coppa “ Atleta del Futuro”: è andata ad Angelo Della Libera della Fratellanza Pontedecimo.

La prima società classificata è stata la Ge.s.co di Alassio, seguita da Fratellanza Nuoto Pontedecimo a pari merito con ASD Sporting Club MillesimoFormidabile S.S.D. ARL.

 

“ E’ stata davvero una grandissima  emozione presenziare a questo evento e premiare questi atleti che  con passione, impegno ed uno splendido sorriso si sono sfidati in vasca dandoci una grande esempio di forza e coraggio. Un applauso particolare- dice Lorenza Rosso Assessore Disabilità Comune Genova– va a tutti gli istruttori e dirigenti impegnati nella preparazione di questi ragazzi. Lo sport è un tassello importante per l’inclusione sociale e per il superamento di tutte le barriere”.

 Dal punto di vista amatoriale fare nuoto per i disabili intellettivo- relazionale aiuta a prendere confidenza con l’acqua, un elemento che “ dà qualcosa in più”, aiuta a rilassarsi, a galleggiare, a scivolare partendo dal bordo vasca, consente le  prime forme di propulsione con battute di braccia e di gamba.

Per quelli che lo fanno a livello agonistico è uno sport che  insegna il perfezionamento dei quattro stili, a tuffarsi ed  a fare le virate.

Sviluppa capacità motorie come velocità, resistenza, di controllo del movimento.

Dal punto di vista mentale e valoriale aumenta la concentrazione, la memoria spaziale, la capacità di prendere decisioni, la fiducia in se stessi, il rispetto e la disciplina.

Da alcuni anni si sta riscontrando in tutta Italia un costante e significativo incremento  sia di numeri che di risultati con medaglie prestigiose ottenute da atleti del nostro Paese in Europa e nel mondo

E’ certamente uno sport individuale ma non preclude che si formi un gruppo dove tutti vengono riconosciuti e dove ci si può confrontare serenamente con altre persone.

Non prevede differenze rispetto al nuoto per persone normo dotate.

E’ uno sport quindi “oggettivo” perché tutti partono nelle gare nello stesso momento, si utilizza la dimensione del tempo, l’ambiente rimane sempre uguale, ad esempio la temperatura dell’acqua.

Inoltre i bambini e ragazzi con disabilità intellettivo- relazionale possono tranquillamente essere inseriti anche nei corsi con i loro coetanei normo dotati: con la cuffia e gli occhialini sono tutti uguali!

 


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