Quelli che vanno avanti…(2° Puntata)

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Continuiamo il nostro viaggio incontrando le società, affiliate al CSI, che effettuano sedute di allenamento di calcio nelle modalità consentite dalla legge.
La ASD The Shire dispone di molti spazi all’interno della struttura di Quarto in via Carrara.
Sono una settantina gli iscritti alla scuola calcio ai quali si aggiungono un’altra trentina per diverse discipline.
“Dopo i primi DPCM che imponevano parecchie limitazioni abbiamo fatto una proposta davvero multisportiva per mantenere vivo l’interesse dei ragazzi. Chi giocava a calcio ad esempio- dice il presidente Davide Poggi – provava, in giornate specifiche, arti marziali, atletica leggera, attività coordinativa, hip-hop. Abbiamo dato così un’ampia varietà ed una maggiore disponibilità perché tutti non praticassero solo la loro disciplina. Da alcune settimane siamo tornati agli allenamenti individuali, ognuno nel proprio sport, delimitando gli spazi.”
Sono una ventina gli iscritti alla scuola calcio dell’ASD La Salle: si allenano sul campo in erba sintetica di Salita Negrone Durazzo nel centro di Genova.
“L’impianto è piccolo ma riusciamo a fare sedute, due giorni alla settimana- dice il vicepresidente Stefano Terrile-. I ragazzi si alternano, al massimo sono una decina per volta. C’è opportuno distanziamento ed in questo modo coniughiamo la sicurezza con la voglia che hanno dii muoversi”.
Una settantina di bambini dai 5 agli 11 anni sono iscritti alla scuola calcio della Seisport Assarotti: mediamente 15-20 per ogni leva.
Svolgono la loro attività sul campetto a cinque, in spazi rigorosamente limitati: hanno una postazione 2 metri per 2 dalla quale si allontanano per effettuare tiri, slalom con tiro ed altri esercizi.
C’è anche la possibilità di andare sul terrazzo dell’istituto scolastico dove si dedicano, sempre in sicurezza, con distanziamento, ad attività fisica-atletica.
Ha interrotto invece l’attività il Deportivo Santa Caterina: una realtà che coinvolge decine di ragazzi, prevalentemente della comunità latino- americana, che gravitano intorno alla chiesa di Portoria.
Patricio Recalde, da molti anni factotum delle attività calcistiche, dice che è quasi impossibile impedire ai ragazzi di giocare una partita e che quindi, al momento, non ci sono le condizioni per andare avanti: anche le famiglie hanno spinto per la sospensione, in attesa di tempi migliori.
Continuano invece gli allenamenti, fortemente voluti dai genitori, i bambini delle Marcelline sui due campi di Via Zara. Hanno un’età compresa fra i 4 e i 10 anni: complessivamente gli iscritti alla scuola calcio sono una trentina.


“ Alle sedute mediamente vengono una ventina, spalmati in turni di 45 minuti l’uno per evitare assembramenti- dice l’istruttore Daniele Palma-. Oltre ad attività motoria ci siamo inventati dei giochi che avessero un minimo di competitività ed agonismo. Ad esempio un tiro al bersaglio con il pallone verso birilli colorati, da varie posizioni, oppure una porta da centrare con conseguenti diversi punteggi” .
Già l’anno scorso il G.S. Riviera dei Fiori di Imperia aveva partecipato con una squadra ad un campionato del CSI di Genova. Quest’anno aveva addirittura “raddoppiato” con l’iscrizione di due compagini, Leva 2003-2004 e Leva 2005-2006.
Purtroppo l’emergenza Covid ha finora impedito l’avvio della stagione agonistica ma fiducia ed ottimismo non mancano nell’estremo ponente ligure.
“ Noi proseguiamo gli allenamenti nella forma ordinaria, con partitelle, essendo le nostre squadre iscritte a a campionati del CSI, a cinque e a sette, di interesse nazionale- dice il responsabile del calcio giovanile Sacha Bianchi Graham -. Chiaramente tutto avviene in sicurezza. Ogni volta che i ragazzi arrivano al campo presentano un’autocertificazione ed abbiamo consegnato loro due pettorine, di colore diverso, personalizzate, in modo che non ci sa in alcun modo scambio di materiale, a parte il pallone. Soprattutto per le leve dei ragazzi più piccoli vediamo entusiasmo e voglia di venire agli allenamenti mentre fra i più grandi registriamo qualche defezione”.
Quest’anno un’altra società imperiese si è iscritta ai campionati del CSI di Genova: si tratta del F.C Caramagna Leva 2008-2009.
“ Anche noi proseguiamo gli allenamenti, prudenzialmente in forma individuale, rispettando tutte le norme di sicurezza con termoscanner e registri/presenze. Con gli spogliatoi chiusi abbiamo messo sulla rete di recinzione del campo dei ganci dove i ragazzi possono appendere le loro borse- dice il presidente Roberto Barla-. Da 100 iscritti siamo passati ad un’ottantina, un calo fisiologico considerata la situazione. Manca a tanti la fase agonistica ma bisogna accontentarsi di quello che si può fare”


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