Sport ” giallo”, cosa si può fare

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Con il nuovo decreto che entra in vigore dal 5 novembre la Liguria è stata inserita, per il rischio epidemiologico da Covid-19, nella categoria “ gialla”.

Per quanto riguarda la nostra attività cambia davvero poco, almeno dal punto di vista normativo.

Gli impianti sportivi outdoor  restano tutti aperti.

Le discipline di contatto, come calcio, basket e volley, sono consentiti all’interno dei confini regionali purchè i rispettivi campionati siano “di interesse nazionale”.

Lo abbiamo già ribadito con orgoglio più volte: da 25 anni i nostri eventi lo sono a pieno titolo.

Le fasi territoriali infatti sono propedeutiche alle finali che rappresentano, oltre ad un intenso momento agonistico durante i quali si assegnano gli scudetti, una splendida occasione di incontro e festa fra ragazze e ragazzi provenienti da tutta Italia.

I campionati di interesse nazionale, organizzati dal Comitato di Genova del CSI per la stagione 2020-21, riguardano le categorie Allievi-Juniores-Ragazzi e Sport & GO, ovvero le Leve 2003-04, 2005-06, 2007-08, 2009-10 e 2011-12.

Per essere certificato come “di interesse nazionale” un campionato, nella fase territoriale, deve avere un numero minimo di 5 squadre iscritte in rappresentanza di 4 società.

Per tutte queste squadre gli allenamenti si possono svolgere in forma ordinaria.

Per le squadre che non partecipano a campionati di interesse nazionale le sedute di allenamento sono consentite solo in forma individuale, con opportuno distanziamento.

Come è stato ribadito già più volte, gare e competizioni ufficiali del CSI di Genova, per quanto riguarda il calcio giovanile, sono sospese almeno fino al 13 novembre.

Ho ritenuto opportuno fornire questi chiarimenti, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’ultimo DPCM: mi preme anche sottolineare che, comunque sempre,  ogni società, ogni gestore di un impianto sportivo, ha la facoltà di adottare misure più restrittive di quelle che le norme consentono.


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